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Commenti al testo di Laura Turra
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Grazie Laura. T’invito a darmi un giudizio spassionato sulla mia poesia: #genova #ponte #amaraterramia. |
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Ti ritrovo con piacere Franca e ti ringrazio molto per il tuo commento. |
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Esprimo un dubbio: pioggia o sole, data l’incostanza del tempo? Il gemito d’aria segna lo spostamento di masse di vapori sospese in cielo, lo stesso cielo solcato da uccelli che volano in alto. Abbacinato, il tuo sguardo segue la loro traiettoria perdendosi in pensieri vagabondi. L’essere sospesi tra realtà ed immaginazione genera comunque un dubbio sulla nostra effimera natura. |
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Giovanni, Rosa, grazie per i vostri commenti sempre graditi. |
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il dubbio, già: quasi, il dubbio di averli veramente visti. |
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Giovanni Rossato - 21/08/2018 12:17:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]
Qualcosa che va e qualcosa che resta, uno stesso movimento: inevitabile. |
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Cara Loredana, ti ringrazio moltissimo. |
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Molto bella. |
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Cristina, Gil, grata delle vostre splendide letture, vi abbraccio entrambi con affetto |
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Non ho detto che mi è piaciuta molto e che digito come un primate! :-) |
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Il dubbio paragonato a un gemito d’aria - come se tutto partecipasse dei nostri sentinti. E forse è proprio così, forse esiste una magia simpatica che tutto accomuna e giustifica. Secondo le recenti scoperte scientifiche tutto è onda e vibrazione, la stessa realtà è per così dire illusoria ed è il nostro stesso sguardo e trasformarla. Affascinante. E come già lo scienziato Capra affermava nel " Tao della fisica", i mistici e gli scienziati giungono alle stesse conclusioni percorrendo diversi sentieri. |
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Gil - 20/08/2018 09:00:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]
Sono qui un segno gli uccelli ovvero volano un cielo tra realtà e metafora, guidando gli occhi dell’anima nel punto più alto dell’attesa d’un tempo "incerto", poiché ancora tutto da scrivere, quella pioggia o sole da decidersi ancora, significano la trepidazione d’un desiderante per un desiderato, tosse appunto anche un giorno sereno di sole piuttosto che il ritorno d’una persona amata, che quelle ali distese inquietano e feriscono di luce lo sguardo, poiché ancora segno presago d’una possibile mancanza, però anche luce perché segno d’una vita e d’un cielo che non hanno chiuso l’orizzonte più alto ad una speranza d’incontro; ma ogni distsnza, che sia di tempo o di spazio, ogni distanza dall’amato porta in chi ama il dubbio di una finitudine, d’una mancata epifania dell’amato, allora ecco sorgere il tormento del dubbio, come il lamento dell’aria che geme d’un vento inquieto. |
